La mia mamma comincia dalla punta dei capelli e finisce nelle
suole delle ciabatte. Col piede chiude il forno, coi capelli mi fa il solletico
sull’ombelico.
In mezzo ci sono tanti altri pezzi di mamma …
La mia mamma ha ventun anni, e io le ho chiesto perché . Lei mi
ha chiesto perché tu ne hai cinque? E io ho detto boh . Poi ho scoperto che sul
nostro pianerottolo vive una mamma di quarantasei, e anche lei sa tutto, dorme
poco, soffia i nasi, fa un super-ragù, si dimentica delle cose fenomenali e ne
ricorda alcune piccolissime . Tutte e due vanno da sole in cantina quando salta
la luce e portano spese pesantissime per quattro rampe di scale …
La mia mamma più è mamma più è noiosa. Per lei tutto deve essere
stirato, scintillante, scritto giusto …
Quando le diciamo che è antipatica la mia mamma dice che è
troppo facile essere simpatiche se non si è vere mamme .
La mia mamma arriva alle sette di sera. Fino a quell’ora si
chiama Marianna, dopo si chiama solo mamma …
La mia mamma ha la suoneria del telefonino fortissima e quando
prendiamo il treno per andare dalla nonna lei risponde sempre a voce alta,
disturbando i viaggiatori e dicendo i fatti miei …
Quando torniamo a casa nostra, la nonna ci mette in un cesto
pane e frittata, come nelle fiabe. Allora la mia mamma mi dice :” La nonna è la
mia mamma e ci ha messo sessant’anni a diventare brava . La nonna è la mia
mamma, quindi so anch’io che è difficile avere una mamma . Bello e difficile .
Per lavoro la mia mamma passa alcuni giorni fuori casa . Poi
torna … una sera che è già buio. Io le dico dalla porta: “Non la conosco,
signora. Parola d’ordine?” Allora il nonno mi dice di farla entrare, e poi la
abbraccia ….
Mia mamma ci mette un po’ a rifare amicizia con me, e io mi
rifiuto di andare a nanna con lei perché sa di profumo elegante. Solo quando si
mette a cantare una ninnananna mi ricorda tante cose insieme, come un colpo di
vento. Allora la riconosco, le tocco la pelle buffa del gomito e ci
addormentiamo.
Arianna Giorgia Bonazzi , "Mamme" - Rizzoli 2011